Sereo eoi limbte, olifar mosere noibidung fregifis. Resemel, zezetiuop.

20041212

knight


knight limbte.

La stanza è sempre buia in questo periodo, anche di mattina, e forse è la penombra che sa di tempo. Non ho voglia di ricordare della mia escursione nel sottosuolo di Milano perchè i fatti che avvengono e non avvengono allo scoperto sulle strade chiamano e richiamano immaginazione. M. non ha risposto alla mia scusa con un silenzio deluso. Milano si ignora tutto intorno e a camminare viene triste, mentre stanno tutti intorno nel raggio a lavorare qualcosa. Mi pare di essere rimasto di guardia al magazzino delle cose qui. C'è un magazzino di cose di paglia su cui oggi piove bene, piove pure sui panni stesi dal di là  del cortile, mentre lei non è in casa e una sola finestra è sprangata. Mi pare che quello che faccio sia necessario, perchè resti qualche cosa di queste mattine che nessuno vede. La prostituta del piano terra oggi dorme e la sua lucciola è spenta con lo stoppino sempre annegato nella cera secca. Non so perchè non saluti nessuno ma a me piace che lei abiti qui. In conti abito in una torre muta, di quattro piani ritorti con un cortile in mezzo e nessuno qui sa per minimo come parlarne o disegnarne.

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